la mia mano chiusa a pugno e con un colpo secco scagliata su quel muro che , non era cartongesso , ignorata la leggenda della planimetria della mia gabbia, scopro che ho mura portanti attorno molto spesse e che ancora tengono rancore nei tuoi confronti per quella mano rotta di gelosia .
Ferocia , rabbia , urla non più strozzate da un gentil animo che si è stancato di assorbire , ma che brucia dal desiderio di liberarsi dalla mia carcassa di femmina sconclusionata , annebbiata dalla sua stessa utopistica visione di un eterno mondo fanciullesco.
Fanculo !
Animo sgretolato , imploso in urla e gemiti dolorosi , nessuna lacrima , crosta nel mio cuore solo il desiderio di zittirmi per sempre , nella rassegnazione di qualche anno ancora , non troppi , di un futuro a fari spenti addosso al prossimo muro portante , sperando sia quello fatale.
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