Zittisci la tua paura inutilmente trasudante dal tuo sguardo perso e così intrappolato ai ricordi , o malinconica creatura , la tua voce si fa greve se il pensiero scorre i suoi lineamenti di uomo innamorato di te ,
Tempo dannazione del mio triste essere umana , bestia rabbiosa trafitta da quelle fottute emozioni spinose ed avvelenate di esperienza .
Mi immagino un sorriso meno dolce , una presenza meno ostinata , un battito di cuore meno incalzante e soprattutto un calore meno passionale , ma sfuggente la mia caparbietà mi sveste di razionalità e tornano quelle fottute lacrime.
Malinconica la mia anima, o solo l'ombra di ciò che immagino tale , continua ad incespicare in grovigli di memoria , che anche io difficilmente posso rieducare al perdono.
Già perchè non posso accettare un tale ed insensato inferno consensualmente fatto modus vivendi in una vita che già di suo non era che un affanno uno spasmo , un ultimo respiro freddato dalla stanchezza.
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