lunedì 17 marzo 2025

Tela

 Temo la dimenticanza , come una tela che brucia lentamente . 

Persone distratte non vedono ciò che capita in un persona speciale .

Tra le bancarelle di questo mercato che è la vita io mi tolgo .

Mi sposto oltre poiché non sono in grado , mio malgrado di tacere ciò che provo .

Sentire , questo gesto istintivo che parte dalla mente , e scivola cauto oltre il corpo fino al cuore , per poi prudere i piedi che vorrebbero alzarsi oltre la terra .

La tela brucia per chi non sa apprezzare il gesto di fare con il colori un mondo nuovo .

La tela brucia ogni volta che mi chiedi quanti costa , e non quanti vale .

Gia perché , le mie tele sono emozione . 

Quanto vale un'emozione? 

Una linea indecisa , un colore sovrapposto quasi distrattamente ad un altro .

Forse stanno bene alla parete , forse arredano un locale , ma sono stati d'animo , vomitati in attimi speciali , gioiosi o sofferti ti vengono consegnati , speranzosi di essere compresi .

domenica 16 marzo 2025

Convivere

 

Quella convivenza, per così dire forzata, li aveva a un certo punto avvicinati talmente tanto da far svanire ogni traccia di imbarazzo, quel sottile impaccio che normalmente si percepisce tra due amici che si stanno ancora conoscendo. Ormai erano entrati in confidenza, e le notti trascorrevano tra dialoghi, risate, pianti isterici, litigate e tanta musica.


Entrambi legati a una condizione di vita particolarmente stressante, figli della strada, erano pronti a tutto pur di difendere il loro comune, seppur differente, ideale di libertà.

Le giornate trascorrevano più o meno tutte uguali, intrappolate in abitudini tutt’altro che morali. Depravazione e perversione erano il loro punto forte, giochi di parole e un continuo interrogarsi sulla vita.


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Poco morale. Anzi, tutt’altro che morali. Depravazione e perversione erano il loro punto forte.


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Non si può spiegare con esattezza cosa sia accaduto in quelle sere che si susseguivano apparentemente tutte simili, a volte monotone. Ma l’intreccio di due anime estranee, quasi altisonanti, spesso in discussione e spesso litigiose, avvenne senza regole, svelando solo dopo alcune settimane una tenera simpatia reciproca.


Quella era stata una giornata particolarmente divertente, leggera. I due si erano confrontati a lungo, giocando e costruendo testi poetici, che poi – sempre con umiltà – avevano spedito qua e là tra vari editori. Lei parlava a fiumi e lui la ascoltava con interesse, accorgendosi che quella strana donna, che inizialmente gli era sembrata folle, era in realtà una bellissima fonte d’ispirazione anche per il suo cervello affamato di curiosità e sapere. Anche lei sorrideva e lo osservava, pensando alle coincidenze che li avevano fatti incontrare. Per sbaglio? O seguendo un destino illogico, ma perfettamente in linea con l’imprevedibilità della sua vita?


La stanchezza, ormai padrona della notte, teneva il conto delle ore in bianco, mentre i due restavano semplicemente connessi in discorsi di ogni genere, spaziando in ogni direzione, prendendosi tutto lo spazio possibile nelle loro anime profonde e geniali.

Lui, ormai sfinito, si alzò all’improvviso, ridestando lei, ancora concentrata, con gli occhi rossi e le mani sporche di colore su fogli e pensieri ingarbugliati tra disegni.


— Credo che mi butterò un po’ giù, sai? Sono stanco. Tu fai con calma, fai quello che devi fare... però magari dopo riposati anche tu.


— Sì, certo, non ti preoccupare. Sai che quando sto costruendo un’idea devo lasciare libero spazio alla mia fantasia, finché non la esaurisco.


Sorridendosi dolcemente, prendevano tempo l’uno dall’altra. Ma poche linee e qualche sbadiglio dopo, anche lei, ormai stanca, si lasciò cadere tra le lenzuola sgualcite di quel letto così distante dalla loro brillante nobiltà.


Lo osservava mentre già dormiva, e sospirando dolcemente sussurrò:


— Quanto è bello.


Lo aveva sempre pensato, e questa consapevolezza la spaventava. Si era sempre ripromessa di mantenere le distanze, perché ogni volta che un uomo le si avvicinava, lei scappava. Quante amicizie aveva perso per paura di lasciarsi andare? Ma questa volta era diverso. Lei sapeva di non piacere a lui, come lui sapeva di non piacere a lei.


Sbadigliando, continuava a guardarlo, finché, d’impulso, lo chiamò, svegliandolo. Lui, ancora assonnato, aprì gli occhi.


E la vita era lì, accanto a sé.


D’istinto, le sorrise e le prese la mano. Lei, intimidita e scossa da quella strana situazione, si lasciò pervadere da una sorta di tenera eccitazione. Lui, furbo, probabilmente se ne accorse. E senza pensarci due volte, la tirò a sé. Ora erano avvinghiati, di colpo, senza rendersene conto. Lei su di lui, a fare cose proibite che mai avrebbero pensato di organizzare o pianificare.

martedì 25 febbraio 2025

Scelte che cambiano

"Alcune delle mie scelte, per così dire, estreme, avrei voluto rimanessero personali, ma una serie di eventi sfortunati e una violenza subita al culmine di questi accadimenti mi hanno costretto a rendere pubbliche quelle che alcuni considerano depravazionj, ma che io ritengo esperienze. Il dolore che ho causato a persone che un secondo prima mi erano accanto credo non sia quantificabile, ma è direttamente proporzionale al male che provo io nell'averle perse. Sono esperienze di cui tutti hanno bisogno, ma che pochi hanno il coraggio di vivere in una società dove spesso è necessario nascondersi dietro una maschera di ipocrisia. Tuttavia, io ho ho sempre osannato la mia onestá e la mia voglia di libertà. Nonostante le difficoltà, ho cercato di limitare i danni e ho deciso di fare coming out, raccontandomi con la più profonda onestà in una situazione che già mi faceva sembrare la "s****** di turno". Ho cercato in ogni modo di spiegare i contenuti e le motivazioni delle mie scelte, ma chi mi voleva bene ha preferito sbattermi la porta in faccia, trasformandomi nella "strega cattiva" piuttosto che ascoltarmi e confrontarsi con me. Già ascoltare non è facile: bisogna mettersi allo stesso livello dell'interlocutore, e a volte l'arroganza di alcune persone non collima con la mia voglia di parlare, che, purtroppo, dopo questa vicenda si è ridotta ai minimi termini. Avevo 40 anni, un matrimonio alle spalle e la voglia di divertirmi. Ho sempre avuto una curiosità e un'attrazione per il mondo erotico. Ecco, non ho fatto altro che immergermi in quello che è sempre stato un mio sogno, una mia passione, una mia curiosità, un mio desiderio e, perché no, anche una forma d'arte alla quale volevo avvicinarmi. Non avrei mai creduto che, scegliendo per una volta ciò che mi piaceva, avrei sgretolato tutto quanto. Ora che sto rivivendo ogni cosa, non mi pento del percorso fatto. Probabilmente, se non avessi incontrato alcuni "lupi" lungo la mia strada, avrei intrapreso la carriera in maniera più seria e forse sarebbe arrivato alle orecchie delle persone con più delicatezza, senza ferirle. Facendo parte di questo mondo strano, ho conosciuto le fantasie di molte persone e, per certi versi, mi sento molto diversa e distante, forse anche conservatrice, timida e a volte imbarazzata. Tutte cose che non ci si aspetterebbe da chi ha scelto questo percorso.

Ma l'errore generalizzato è pensare ad una scelta simile come ad una mancanza di spessore morale e culturale , mai idea è stata più sbagliata.  

Per scegliere di trasgredire a questi livelli , bisogna avere una grande forza d'animo e tanto coraggio , bisogna avere una corazza pronta a limitare il danno delle offese leggere , e taglienti della gente che non sa un emerito cazzo di nulla ma che si arroga il diritto di giudicare , chi , come me , ha saputo cogliere l'attimo per lasciarsi trasportare dalle sue voglie più profondamente umane . "

mercoledì 19 febbraio 2025

Illusione

 Pigramente io ho cercato invano un po' di amore che potesse scaldarmi il cuore.

Un cuore innocente di bambina tradita troppo presto nell'illusione della sua stessa nascita

"Siamo principi e serpenti nella giungla delle menti , 

Spodestiamo i pensieri e roviniamo i sentieri che conducono dementi alla pasqua dei credenti"

sabato 8 febbraio 2025

Ti ascolto

 Il mio bambino interiore, già.

Quante volte mi è capitato di non volerlo ascoltare mentre urlava e piangeva e chiamava e pregava che io mi fermassi ad ascoltarlo.

Voleva essere amato.

Voleva essere considerato .

Voleva potersi sentire importante per me , mentre nella vita crescevo inaridendo i miei sentimenti primordiali per fare spazio al caos di emozioni fasulle , e spesso artefatte in nome di qualche cosa, L'amore, l'amicizia , la famiglia.

Ed ho trascurato quella parte di me , che in assoluto è la mia famiglia da prima ancora che un utero mi concepisse prima ancora di essere nella testa di Dio , nelle mutande di un uomo, nella pancia di un donna.

Prima ancora di essere alito di vita, quel bambino era già la mia famiglia.

Ora che ti sto ascoltando , vorrei stringerti forte per tutte le volte che non l'ho fatto o se ne è dimenticato chi avrebbe dovuto, per una questione istituzionale , perchè l'affetto scarnificato nel vero sentimento è ciò che ci è mancato di più ad entrambi  non è vero? 


Ora io ti ascolto.

mercoledì 5 febbraio 2025

Arrivata

 Più avanti c'è un ponte 

dove ti aspetta la tua dannata sorte 

li, vi incontrerai Laocoonte, 

lui ti accoglierà con gentile devozione. 

Per aver cercato in te la rivoluzione

 per un mondo, ormai privo di ideali

 occupato con arroganza da umani dai cuori infernali.


Non meravigliarti mia creatura 

Hai vissuto piena di paura 

Ma il tuo amore qui lo abbiamo sentito 

Ti ho osservato io stesso divertito

Vedendoti rialzare ogni istante 

E coltivando la tua passione vibrante 

Con Lucifero abbiamo tirato a sorte 

Perché inferno e paradiso eran la tua sorte 

Ma la noia qui conclamata 

Non ti avrebbe giustamente premiata .

Gli inferi al contrario lo sappiamo bene 

Ti avrebbero alleviato le tue passate pene .

Tra vizi e demoni ora sei in pace 

A creare arte e a far l'amore con chi ti piace.


martedì 4 febbraio 2025

L'amicizia

 La voce roca si insinua vibrante oltre le note di quella canzone che, mi fa tornare alla memoria attimi piacevoli di un  amichevole stare con te.

Così in contrasto con la nostra voglia di vivere , momenti che tormentano il mio sonno , sfiorando appena invece di fatto te.

Siamo gli opposti che non si attraggono,  inquieta io nel mio latente caos, serafico nel viver tra la gente , te.

Pacato il modo tuo di fare , assente a volte appari in  un silenzio che di tanto in tanto un sorriso al contrario rivela attento , al mio costante blaterare di anima , arte e scriver  surreale.

Chiassosa la mia risata invade di colpo la giornata se , uno sguardo ci si scambia in totale accordo, quasi maniacale,  nel suo continuo cercare in questo mondo,  qualcosa da salvare .

E la mia rabbia che per futili argomenti,  irrompe arrogante tra i miei denti che, a stento cercan di reprimere la mia lingua tagliente , mentre tu dall'alto mi osservi , alzi lo sguardo indifferente e mi lasci la, nel mio tugurio a decantare la mia mente. 

PER lasciar passare la tempesta e , farmi sentire un po scema e maldestra , lacrimoni da bambina, io ti cerco come una cretina.

POSSESSIONE

  L’aria era calda, immobile, e il sudore mi colava lungo la schiena. Lei stava lì, con la sua testa per aria, a scribacchiare come se nulla...