la stanza della leggeHo sentito freddo in quella grigia stanza della legge , ho stretto a me il mio cuore ancora dolorante per troppi ricordi che bruciano come il sale sulle ferite.
Cerco di ricostrurmi , lo giuro e lo prometto a me stessa ogni giorno , ma , il tuo sguardo e tutto riaffiora, la paura che mi si scaglia addosso prepotente .
Ora non sono più sola, ma lo sono stata , profondamente abbandonata , io stessa mi sono lasciata da sola, tanto , avevo perso ogni stimolo anche il più selvaggio, quello che mi ha sempre permesso di mordere gli istanti di questa miserabile vita.
Ho evitato di voltare la testa ma le parole di chi era interrogata le hanno fatto scendere lo stesso quelle fottute , bastarde lacrime, proprio come se , di colpo tu stesso mi stessi addosso con il tuo fiato a marcire la mia esistenza con cattivi sentimenti buttati a caso , incuranti di ciò che mi facevano.
Rovinose le parole , e doloroso il mio respiro .
Come dico sempre
Io
non muoio che all'inferno.
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