Assorbendo i caratteri di un inverno che ormai sta già perdendo il suo gelido livore, sento rinascere qualcosa nella parte più profonda della mia coscenza .
Non ho ancora idea di cosa possa essere , sembra un rigoglioso ma delicato riverbero di una nuova primavera .
Autentico è questo mio stato d'animo silenzioso nel suo cacofonico sentire, la nausea passata ha da tempo lasciato solo una piccola traccia di sé nel mio sguardo incline alla malinconia in struggenti ricordi di un passato utopistico ed irreale.
Ho osato!
Dannato temperamento ottuso ed imprevedibile come la nascita del prossimo istante, ragguardevole, ma irrazionale come il sorriso che mi scopro rivolgerti distratta nei miei panegirici filosofici, incastrata se così posso dire dalla mia sgrammaticata ricerca di comunicazione, interrotta solo da qualche preghiera rivolta a casaccio alla luna, che come sempre , mi fa l'occhiolino, maliziosa e divertita.
Ho osato!
Provare a camminare da sola, anche se non mi sono mai sentita tanto accudita, e voluta come ora.
Nessun commento:
Posta un commento