Un tuono improvviso , ed il mio cuore sobbalza , proprio come quando ero bambina.
Ma adesso io ti cerco e non ci sei , nella notte che avanza silenziosa io , mi aggrappo al ricordo di te , che mi abbracci e mi copri le orecchie con il tuo sorriso innamorato.
Ma adesso dimmi come faccio ad affrontare il boato di lampi e tuoni che si accaniscono sopra alla mia testa, che si fa piccina , e ti cerca e vuole essere protetta, si ma da chi ?
Da te che mi hai ferita a morte , senza volerlo ma, cazzo se ci sei riuscito a lasciarmi disarmata ed attonita , nell'incertezza di un divenire che a sentirne il gusto ora , sa di cenere e zolfo . Come una guerra , finita che lascia tracce di sé tra vinti e vincitori , dove a perdere tutto , come sempre sono gli innocenti.
Ed io in questa nostra guerra mi sento davvero una vittima , di circostanze delle quali sento anche il peso di una vigliacca complicità , che mi rende colpevole , per averti lasciato solo , a sopportare il danno e la pesante conseguenza .
Ma dimmi come li senti i tuoni da dove sei ? Servono le sbarre a calmarne il boato ?
Stanotte lo so che ad un certo punto , naso alzato verso il cielo in burrasca , entrambi ci siamo pensati accanto , per farci coraggio , per sentire meno la solitudine , ed il tormento.
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