Crisalidi , artista performer , un mix di ogni esperienza , dalle esposizioni pittoriche al teatro , passando per il canto e trovando il suo spazio tra le parole . Nasce nel 1981, muore nel 2022, rinasce nel 2023. Due vite differenti . Crisalidi prima della Violenza , animo dolce e sognatore, carica di passione e di ingenua speranza . CRisalidi dopo la Violenza . Sogni interrotti da uno scossone così violento da , cambiarla nell'anima profondamente . Per sempre .
lunedì 21 luglio 2025
DEPRAVAZIONE
VIA CRUCIS DELLA LUSSURIA
mercoledì 14 maggio 2025
lunedì 17 marzo 2025
Incubo in chiave di Fa
Stanotte ho sognato forte
Incubo in chiave di Fa
La scalata era interminabile e la foschia ci stava raggiungendo, ero con un amico, un semplice splendido amico, uno di quelli che ci si può fidare, non stavo rischiando nulla, forse sarei stata felice.
La sensazione di fuggire da qualcosa, più che da qualcuno.
Ricordo eravamo entrambi Due belle figure, più anime che demoni.
Il paesaggio cambiava di colpo in continuazione come sui livelli di un videogame impazzito, dove ogni schema è più complesso.
Vedevo pixel caderci addosso come se tutto stesse crollando nella più torbida immaginazione.
"Teniamoci per mano " ma neanche il tempo di dirlo eccoli arrivarci attorno.
Mi sento urlare qualcosa ed ogni immagine sparisce ora siamo su uno sfondo bianco, camminiamo su una base bianca sembra un foglio, io mi guardo le mani e sembro un disegno, "dove sei" urlo spiazzata nel trovarmi da sola.
"Dove sei!" Incredula cerco di una strada differente da nulla e di colpo appaiono enormi edifici di latta tutti uguali, contengono anime perse.
Sudano quelle pareti di angoscia.
lo mi sento chiamare e vedo la mia pelle mutare ala luce fastidiosa di una lampada a gasolio.
Sembra l'unica fonte di luce in quel terribile paesaggio di scheletri.
"Ti prenderemo "
lo scappo tra i palazzi e trovo riparo oltre l'obblio.
Ma quel morbo è arrivato anche a me sangue e pulsare un cuore malconcio. ... ora sono sola privata di tutto sento scorrere il mio
Non ho paura.
So che se voglio uscirne io devo combattere.
Uno specchio poco più la, mi osserva dai suoi immensi occhi una figura di donna che prima era bellissima ora, ricorda appena una sensazione di me.
"Ehi vieni qui! E lasciati catturare da questo riflesso "
L'ascolto, "sono pazza" dico tra me e me.
Mi avvicino e, quello specchio di vetro si fa liquido e mi avvolge, e mi sommerge e mi salva.
"Appena
In tempo ".
Ora sono io stessa il riflesso del mondo.
E vedo paesaggi susseguirsi e sento l'odore di una libertà strana.
Mi volto e osservo dove sono, ora ho capito, posso immergermi in qualsiasi paesaggio,
Posso incontrare figure di ogni specie e cercare tra tutti il mio amico perduto.
Siamo
"Siamo principi e serpenti nella giungla delle menti ,
Spodestiamo i pensieri e roviniamo i sentieri che conducono dementi alla pasqua dei credenti"
Tela
Temo la dimenticanza , come una tela che brucia lentamente .
Persone distratte non vedono ciò che capita in un persona speciale .
Tra le bancarelle di questo mercato che è la vita io mi tolgo .
Mi sposto oltre poiché non sono in grado , mio malgrado di tacere ciò che provo .
Sentire , questo gesto istintivo che parte dalla mente , e scivola cauto oltre il corpo fino al cuore , per poi prudere i piedi che vorrebbero alzarsi oltre la terra .
La tela brucia per chi non sa apprezzare il gesto di fare con il colori un mondo nuovo .
La tela brucia ogni volta che mi chiedi quanti costa , e non quanti vale .
Gia perché , le mie tele sono emozione .
Quanto vale un'emozione?
Una linea indecisa , un colore sovrapposto quasi distrattamente ad un altro .
Forse stanno bene alla parete , forse arredano un locale , ma sono stati d'animo , vomitati in attimi speciali , gioiosi o sofferti ti vengono consegnati , speranzosi di essere compresi .
domenica 16 marzo 2025
Convivere
Quella convivenza, per così dire forzata, li aveva a un certo punto avvicinati talmente tanto da far svanire ogni traccia di imbarazzo, quel sottile impaccio che normalmente si percepisce tra due amici che si stanno ancora conoscendo. Ormai erano entrati in confidenza, e le notti trascorrevano tra dialoghi, risate, pianti isterici, litigate e tanta musica.
Entrambi legati a una condizione di vita particolarmente stressante, figli della strada, erano pronti a tutto pur di difendere il loro comune, seppur differente, ideale di libertà.
Le giornate trascorrevano più o meno tutte uguali, intrappolate in abitudini tutt’altro che morali. Depravazione e perversione erano il loro punto forte, giochi di parole e un continuo interrogarsi sulla vita.
01:57
Poco morale. Anzi, tutt’altro che morali. Depravazione e perversione erano il loro punto forte.
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Non si può spiegare con esattezza cosa sia accaduto in quelle sere che si susseguivano apparentemente tutte simili, a volte monotone. Ma l’intreccio di due anime estranee, quasi altisonanti, spesso in discussione e spesso litigiose, avvenne senza regole, svelando solo dopo alcune settimane una tenera simpatia reciproca.
Quella era stata una giornata particolarmente divertente, leggera. I due si erano confrontati a lungo, giocando e costruendo testi poetici, che poi – sempre con umiltà – avevano spedito qua e là tra vari editori. Lei parlava a fiumi e lui la ascoltava con interesse, accorgendosi che quella strana donna, che inizialmente gli era sembrata folle, era in realtà una bellissima fonte d’ispirazione anche per il suo cervello affamato di curiosità e sapere. Anche lei sorrideva e lo osservava, pensando alle coincidenze che li avevano fatti incontrare. Per sbaglio? O seguendo un destino illogico, ma perfettamente in linea con l’imprevedibilità della sua vita?
La stanchezza, ormai padrona della notte, teneva il conto delle ore in bianco, mentre i due restavano semplicemente connessi in discorsi di ogni genere, spaziando in ogni direzione, prendendosi tutto lo spazio possibile nelle loro anime profonde e geniali.
Lui, ormai sfinito, si alzò all’improvviso, ridestando lei, ancora concentrata, con gli occhi rossi e le mani sporche di colore su fogli e pensieri ingarbugliati tra disegni.
— Credo che mi butterò un po’ giù, sai? Sono stanco. Tu fai con calma, fai quello che devi fare... però magari dopo riposati anche tu.
— Sì, certo, non ti preoccupare. Sai che quando sto costruendo un’idea devo lasciare libero spazio alla mia fantasia, finché non la esaurisco.
Sorridendosi dolcemente, prendevano tempo l’uno dall’altra. Ma poche linee e qualche sbadiglio dopo, anche lei, ormai stanca, si lasciò cadere tra le lenzuola sgualcite di quel letto così distante dalla loro brillante nobiltà.
Lo osservava mentre già dormiva, e sospirando dolcemente sussurrò:
— Quanto è bello.
Lo aveva sempre pensato, e questa consapevolezza la spaventava. Si era sempre ripromessa di mantenere le distanze, perché ogni volta che un uomo le si avvicinava, lei scappava. Quante amicizie aveva perso per paura di lasciarsi andare? Ma questa volta era diverso. Lei sapeva di non piacere a lui, come lui sapeva di non piacere a lei.
Sbadigliando, continuava a guardarlo, finché, d’impulso, lo chiamò, svegliandolo. Lui, ancora assonnato, aprì gli occhi.
E la vita era lì, accanto a sé.
D’istinto, le sorrise e le prese la mano. Lei, intimidita e scossa da quella strana situazione, si lasciò pervadere da una sorta di tenera eccitazione. Lui, furbo, probabilmente se ne accorse. E senza pensarci due volte, la tirò a sé. Ora erano avvinghiati, di colpo, senza rendersene conto. Lei su di lui, a fare cose proibite che mai avrebbero pensato di organizzare o pianificare.
POSSESSIONE
L’aria era calda, immobile, e il sudore mi colava lungo la schiena. Lei stava lì, con la sua testa per aria, a scribacchiare come se nulla...
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Labbra sbucciate dal freddo di un amore arrivato al tramonto in un inverno gelido ,ella cerca di scaldare ancora ciò che resta di un baule...
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Forse non vedrò l'alba del prossimo anno,mi sento sgretolare fisicamente , e dopo l'anima che mi è stata strappata allontanandomi ...
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Disperdo involontariamente cellule che precipitano al suolo , le sento che , con un suono molto cupo, fermano il loro esistere uniforme e ...