Audace che mente nel vano cercare riparo
Da proprie surreali menzogne
Fuggendo miserabile
Dal fine atroce di ciò che e' stato
Animato , amato, sentito, rincorso e poi
Posseduto e perduto in tempo di prosa e mimosa .
Un battito d'ali un sorso di vino
Un bacio un solo ultimo dolente sorriso.
Tace impotente chi sa tanto eppure dice il niente
Insulto per te il suo stare sul passo
Di chi ti ha scagliato un masso
Troppo il peso di un così vile pensiero
Troppo logora la coscienza di colei che ,
Vilmente tace e mente stupidamente
Tradita proprio da quel suo chiedere perdente .
Insultando di fatto un ultima volta
La tua anima dolce e finemente colta .
Amabile riparo per le mie infinite assenze
In una vita che per me ha annullato anche il niente .
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